SCHEDA BANCONOTA
1 Yeni Lira 8° gruppo, 1ª serie

Quantità stampata: 77.177.000 pezzi

Data di emissione: 1.1.2005
Data del ritiro: 1.1.2010
Data di fine circolazione: 31.12.2009
Senza valore dal: 01.01.2020

Firme: Süreyya SERDENGEÇTİ, Sedef AYALP
Dimensioni:
76x156 mm

Fronte: Ritratto di Atatürk
Retro: Diga Atatürk a Şanlıurfa-Adıyaman


Mazzetta di banconote da 1 YTL con la fascetta originale (immagine trovata sul web); clicca per ingrandire


FRONTE
MUSTAFA' KEMAL ATATURK
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RETRO
DIGA ATATURK A
ŞANLIURFA

La Diga di Atatürk è una diga della Turchia. Si trova nella provincia di Şanlıurfa. La diga è la principale delle 22 dighe previste nel progetto dell'Anatolia del Sud-Est (GAP) del governo turco.

II Progetto dell'Anatolia del Sud-Est (GAP) è il più grande progetto regionale applicato in Turchia ed è tra i più grandi progetti di sviluppo realizzati nel mondo. II progetto assicura la potenza idroelettrica e l'irrigazione delle terre aride e lo sviluppo di settori quali I'industria, il turismo, i trasporti, I'istruzione, la sanità, le telecomunicazioni, I'industria mineraria e il petrolio.
II GAP si sviluppa lungo il tratto inferiore dei corsi d'acqua dei fiumi Dicle (Tigre) e Firat (Eufrate) che irrigano la zona comprendente le pianure di Gazi Antep; Şanli Urfa, Adiyaman, Diyarbakir, Mardin, Siirt, Batman e Sirnak. II progetto GAP influirà anche sul clima della regione.
La diga di Atatürk, la più grande in Turchia e la sesta nel mondo, e la centrale idroelettrica si trovano a Bozova presso Sanli Urfa. La diga di Atatürk è la più importante per I'irrigazione e chiave del progetto dell'Anatolia del sud-est. L'acqua del bacino di riserva della diga di Atatürk che si trova sul fiume Fırat viene pompata per mezzo'di una rete di canali verso la pianura di Harran. II tunnel di Şanlı Urfa è il più lungo del mondo. E' lungo 2614 km e largo 7,62 m..
Le acque del fiume Eufrate (Fırat) scorrono in due tunnel principali e sono canalizzate in una rete di tunnel allo scopo di irrigare le terre dell'Anatolia del sud-est. Questo sistema renderà fertili queste terre e creerà un boom della produzione agricola.

I progetti
Il GAP è il progetto di più vasta portata mai effettuato in Turchia, oltre alle dighe, alle centrali idroelettriche e ai sistemi di irrigazione del Tigri e dell'Eufrate, il GAP mira (secondo quanto citato sul sito ufficiale del progetto), allo sviluppo delle comunicazioni, dell'industria, dell'educazione , della salute e di altri servizi. Le aspirazioni di sviluppo del progetto sono le seguenti:
1. Sviluppare tutte le terre e le risorse idriche della regione interessata, per ottenere un accelerato sviluppo economico e sociale.
2. Ridurre la disparità tra la regione e le altre regioni turche aumentando i livelli della produzione e il conseguente benessere della regione.
3. L'aumento della produttività e dei posti di lavoro nella regione.
4. Porre rimedio al crescente bisogno di infrastrutture derivante dall'esplosione demografica e dalla crescente urbanizzazione.
5. Contribuire agli obiettivi nazionali di crescita economica e promozione delle esportazioni, tramite un efficiente utilizzo delle risorse della regione.
Il piano di sviluppo per l'uso delle risorse idriche è il seguente:

Il bacino dell'Eufrate:
1. Lower Firat
2. Karakaya Dam and HEPP
3. Border Firat
4. Suruç-Baziki
5. Adiyaman-Kahta
6. Adiyaman-Göksu-Araban
7. Gaziantep
Totale: 14 Dighe, 11 HEPP
Capacità: 5,318 MW
Produzione: 20140 Gwh
Irrigazione: 1,133,643 ha

Bacino del Tigri:
1. Dicle-Kralkizi
2. Batman
3. Batman-Silvan
4. Garzan
5. Ilisu
6. Cizre

Totale: 8 Dighe, 8 HEPP
Capacità 2,172 MW
Produzione: 7247 GWh
Irrigazione: 627,386 ha

Riguardo l'aspetto giuridico dello sfruttamento dei fiumi transfrontalieri, quali il Tigri e l'Eufrate, esistono aspre controversie di difficile risoluzione. Sebbene esista un consistente corpo di leggi riguardo lo status dei corsi d'acqua navigabili transfrontalieri, grazie all'antico uso dei corsi d'acqua per il commercio, lo sfruttamento dei corsi d'acqua non navigabili è divenuto una questione di conflitto internazionale solo nell'ultimo secolo, e, nonostante i ripetuti tentativi non si è ancora raggiunto un accordo.



 

La diplomazia dell'acqua
La Turchia rappresenta un grande serbatoio d'acqua deserto e usa la propria ricchezza nelle relazioni con i vicini. La diplomazia turca non perde occasione per giocare, al tavolo delle trattative, la carta idrica. Esempio ne è, per dirne una, la vicenda Ocalan e le circostanze che ne hanno determinato la cattura. In particolare il conflitto per l'acqua riguarda, nella regione mediorientale, due paesi confinanti e, entrambi, in primo piano a livello politico: la Turchia appunto, e la Siria. Viene naturale chiedersi se, i conflitti fra questi due paesi sul tema dei progetti relativi ai fiumi Tigri e Eufrate che stanno attirando l'attenzione dei maggiori esperti di politica idrica, siano circoscrivibili al problema del controllo delle reti idriche regionali o, viceversa, facciano parte di un più ampio capitolo inerente alla probabile evoluzione della situazione in Medio Oriente e nei Balcani. In effetti la dialettica turco-siriana "acqua contro curdi, curdi contro acqua" sembra una costante degli interscambi diplomatici fra i due paesi. Frattanto, fin dagli anni '60 e '70, sia in Turchia (Keban e Gap) che in Siria (Eufrate) i rispettivi progetti idrici vanno avanti, con obbiettivi multipli: protezione dalle bibliche inondazioni centenarie, produzione di elettricità, irrigazione, disponibilità di acqua potabile e per uso industriale. Di fianco al progetto GAP, di cui sopra, procedono anche i programmi siriani, più orientati verso l'irrigazione, con la diga di Tishreen, a monte della grande opera di Tabqa/Thawra, nei pressi del confine turco, con l'irrigazione di terreni aridi nella piana di Aleppo, di Ressafe, delle terrazze di Raqqa, Deir-er-Zor e Meyadin, delle valli dei Balikh e del Khabour, due affluenti dell'Eufrate e con la costruzione della stazione di pompaggio di acqua dal Tigri nella regione del cosiddetto becco d'anatra. Molti esperti sottolineano come, queste operazioni turco-siriane, possano andare a scapito degli interessi irakeni che, ovviamente, non hanno nessuna intenzione di rinegoziare il loro accordo, datato 1987, in cui la Turchia deve garantire un afflusso medio di 500m3/sec alla Siria che, a sua volte, deve trasferirne il 58% all'Iraq. Per inciso proprio su questa questione vi è stato, nel 1997, un riavvicinamento storico fra Siria e Iraq.

 Da Turchia.net consultato il 7.12.2010

Il disegno di questa banconota è analogo a quello del pezzo da 1 milione di lire del 7° gruppo.


QUESTA BANCONOTA....
Me l'ha portata mia zia che andò in viaggio ad Antalya nell'estate 2005, a pochi mesi dall'ingresso in circolazione dell'8ª serie. Sicuramente per questo motivo mi ha portato un biglietto con serie "A" e in ottime condizioni; le banconote da 1 lira che ho trovato nel mio viaggio del 2008 ad Istanbul erano a dir poco pessime, in quanto ormai sostituite dalla moneta da 1 YTL.


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