SCHEDA BANCONOTA
10.000 Lire
7° gruppo, 2ª serie (con pallini)
Quantità stampata: 382.856.000
Data di emissione: 13.04.1984
Data del ritiro: 15.12.1995
Data di fine circolazione: 15.12.2005
Senza valore dal: 16.12.2005
Firme: Yavuz CANEVİ, İbrahim KURT
Dimensioni: 72x146mm
Fronte: Ritratto di
Atatürk
Retro: Ritratto dell'architetto Sinan e la moschea Selimiye ad Edirne
Questa banconota presenta i tre pallini sopra il numero "10000", in basso a
sinistra del diritto.
Le banconote da 10000 lire della 2ª serie sono state emesse inizialmente senza i
tre pallini, come per la prima serie.
I prefissi da B01 a B88 sono senza
pallini, dal prefisso C01 in poi presentano i 3 pallini.
FRONTE
MUSTAFA' KEMAL ATATURK
per leggere le note biografiche
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RETRO
ARCHITETTO SINAN
Probabile ritratto di Sinan (a destra, con la barba grigia) da un affresco sulla tomba di
Solimano I (1566)
Mimar Sinan (Cesarea, 1489 - Istanbul, 1588), è stato un
architetto turco, di origine greca, contemporaneo di Michelangelo e Palladio.
Lavorò per i sultani Solimano I, Selim II, e Murad III, e fu, nel corso di un
periodo di cinquanta anni, responsabile per la costruzione o la supervisione di
tutti gli edifici più importanti dell'Impero Ottomano. Più di trecento furono le
strutture accreditate a suo nome.
Nato cristiano ortodosso, venne reclutato secondo la pratica del devşirme nella
regione anatolica di Cesarea in Cappadocia e portato a Istanbul per la
formazione militare; successivamente entrò a far parte del corpo dei
giannizzeri. Partecipò alle numerose campagne militari di espansione dell’impero
ottomano, in particolare nell’artiglieria e nel genio. Prese parte alle
spedizioni contro Belgrado, la Siria e l'Egitto, nel 1534 divenne ufficiale.
Ebbe così l’opportunità di conoscere le realizzazioni architettoniche
nell’Europa mediterranea e centro-orientale e nel Vicino Oriente.
Membro della corte imperiale dal 1536, fu nominato architetto capo dell’impero
(Mimarbaşı) nel 1539 dal sultano Solimano il Magnifico. Sinān conserverà la
carica anche sotto i due successori Selim II e Murad III.
A Sinān sono attribuiti più di 300 edifici, in tutto l’impero: moschee (spesso
con il relativo complesso – külliye – di edifici annessi), palazzi (saray),
bagni pubblici (hamam), caravanserragli, mausolei (türbe), a cui
vanno aggiunte altre opere di pubbliche utilità come ponti ed acquedotti. Di
alcune costruzioni, in particolare quelle lontane dalla regione della capitale,
ha probabilmente fornito l’impostazione generale, lasciando l’esecuzione a suoi
assistenti, come Davut Ağa, che alla sua morte gli succedette come architetto
capo.
Nel 1536-37 costruì una moschea (Hüsrev Paşa Camii) ad Aleppo; nell’anno
successivo la favorita del sultano Roxelana (Haseki Hürrem)
lo incaricò di edificare un külliye a Istanbul. Fra i principali monumenti costruiti dopo la nomina
ad architetto imperiale vanno ricordate la
Moschea di Solimano
e la Moschea di Selim ad Edirne, che lo stesso Sinan considerava il
suo capolavoro.
Notevole fu l'opera di Sinān per l'alimentazione idrica di Istanbul.
Incaricato da Solimano verso il 1550 di soddisfare le crescenti esigenze di
approvvigionamento della città, sviluppò un sistema di captazione delle acque
nella zona a nord di Istanbul chiamata Foresta di Belgrado, recuperando
parzialmente l’antica rete romana. Le canalizzazioni del sistema idrico
(denominato Kirkçesme), per circa 50 km, sono tuttora in uso.
Per approfondire consiglio le pagine di Wikipedia in italiano e in inglese.
MOSCHEA SELIMIYE AD EDIRNE
Questa moschea (Selimiye Camii) venne commissionata dal sultano Solimano II e costruita sotto la progettazione di Mimar Sinan tra il 1568 e il 1574. Sinan la riteneva il suo capolavoro e uno dei migliori risultati dell'architettura islamica. La moschea è al centro di un complesso di una che comprende scuola islamica (Medrese), ospedale, biblioteca e bagni.
Sinan utilizzò un sistema di supporto ottagonale
che venne creato attraverso otto pilastri che reggono le quattro semi-cupole e
l'enorme cupola centrale (31,25 metri di diametro).
Gli sforzi di Sinan erano tesi a far sì che il mihrab fosse visibile da
qualsiasi posizione all'interno della moschea: questo venne reso possibile
posizionando il mihrab in un'abside con uno spazio con profondità sufficiente
per consentire l'illuminazione finestra da tre lati. Di fronte alla
moschea si trova un campo rettangolare con una superficie pari a quella della
moschea.
Durante l'assedio bulgaro di Edirne, nel 1913, la cupola della moschea è stata
colpita da artiglieria bulgara. Grazie alla robusta costruzione della cupola, la
moschea è sopravvissuta all'assalto riportando solo danni minori. Su ordine di
Atatürk, il danno non è stato riparato, per servire come monito per le
generazioni future.
(interno)
(il cortile)
QUESTA BANCONOTA....
Acquistata a Veronafil. E' una delle mie banconote preferite.