SCHEDA BANCONOTA
10.000
Lire 7° gruppo, 3ª serie

  

Quantità stampata:  137.830.000

Data di emissione: 24.01.1989
Data del ritiro: 15.12.1995
Data di fine circolazione: 15.12.2005
Senza valore dal: 16.12.2005
Firme: Dr. Rüşdü SARACOGLU, Kadir GÜNAY
Dimensioni: 72x146mm

Fronte: Ritratto di Atatürk
Retro: Ritratto dell'architetto Sinan e la moschea Selimiye ad Edirne

 


FRONTE
MUSTAFA' KEMAL ATATURK
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RETRO
ARCHITETTO SINAN

Probabile ritratto di Sinan (a destra, con la barba grigia) da un affresco sulla tomba di Solimano I (1566)

Mimar Sinan (Cesarea, 1489 - Istanbul, 1588), è stato un architetto turco, di origine greca, contemporaneo di Michelangelo e Palladio. Lavorò per i sultani Solimano I, Selim II, e Murad III, e fu, nel corso di un periodo di cinquanta anni, responsabile per la costruzione o la supervisione di tutti gli edifici più importanti dell'Impero Ottomano. Più di trecento furono le strutture accreditate a suo nome.
Nato cristiano ortodosso, venne reclutato secondo la pratica del devşirme nella regione anatolica di Cesarea in Cappadocia e portato a Istanbul per la formazione militare; successivamente entrò a far parte del corpo dei giannizzeri. Partecipò alle numerose campagne militari di espansione dell’impero ottomano, in particolare nell’artiglieria e nel genio. Prese parte alle spedizioni contro Belgrado, la Siria e l'Egitto, nel 1534 divenne ufficiale. Ebbe così l’opportunità di conoscere le realizzazioni architettoniche nell’Europa mediterranea e centro-orientale e nel Vicino Oriente.
Membro della corte imperiale dal 1536, fu nominato architetto capo dell’impero (Mimarbaşı) nel 1539 dal sultano Solimano il Magnifico. Sinān conserverà la carica anche sotto i due successori Selim II e Murad III.
A Sinān sono attribuiti più di 300 edifici, in tutto l’impero: moschee (spesso con il relativo complesso – külliye – di edifici annessi), palazzi (saray), bagni pubblici (hamam), caravanserragli, mausolei (türbe), a cui vanno aggiunte altre opere di pubbliche utilità come ponti ed acquedotti. Di alcune costruzioni, in particolare quelle lontane dalla regione della capitale, ha probabilmente fornito l’impostazione generale, lasciando l’esecuzione a suoi assistenti, come Davut Ağa, che alla sua morte gli succedette come architetto capo.
Nel 1536-37 costruì una moschea (Hüsrev Paşa Camii) ad Aleppo; nell’anno successivo la favorita del sultano Roxelana (Haseki Hürrem) lo incaricò di edificare un külliye a Istanbul. Fra i principali monumenti costruiti dopo la nomina ad architetto imperiale vanno ricordate la Moschea di Solimano e la Moschea di Selim ad Edirne, che lo stesso Sinan considerava il suo capolavoro.
Notevole fu l'opera di Sinān per l'alimentazione idrica di Istanbul. Incaricato da Solimano verso il 1550 di soddisfare le crescenti esigenze di approvvigionamento della città, sviluppò un sistema di captazione delle acque nella zona a nord di Istanbul chiamata Foresta di Belgrado, recuperando parzialmente l’antica rete romana. Le canalizzazioni del sistema idrico (denominato Kirkçesme), per circa 50 km, sono tuttora in uso.

Per approfondire consiglio le pagine di Wikipedia in italiano e in inglese.


MOSCHEA SELIMIYE AD EDIRNE

 

Questa moschea (Selimiye Camii) venne commissionata dal sultano Solimano II e costruita sotto la progettazione di Mimar Sinan tra il 1568 e il 1574. Sinan la riteneva il suo capolavoro e uno dei migliori risultati dell'architettura islamica. La moschea è al centro di un complesso di una che comprende scuola islamica (Medrese), ospedale, biblioteca e bagni.

Sinan utilizzò un sistema di supporto ottagonale che venne creato attraverso otto pilastri che reggono le quattro semi-cupole e l'enorme cupola centrale (31,25 metri di diametro).
Gli sforzi di Sinan erano tesi a far sì che il mihrab fosse visibile da qualsiasi posizione all'interno della moschea: questo venne reso possibile posizionando il mihrab in un'abside con uno spazio con profondità sufficiente per consentire l'illuminazione finestra da tre lati.  Di fronte alla moschea si trova un campo rettangolare con una superficie pari a quella della moschea.
Durante l'assedio bulgaro di Edirne, nel 1913, la cupola della moschea è stata colpita da artiglieria bulgara. Grazie alla robusta costruzione della cupola, la moschea è sopravvissuta all'assalto riportando solo danni minori. Su ordine di Atatürk, il danno non è stato riparato, per servire come monito per le generazioni future.

   

   

   

    (interno)

    (il cortile)


QUESTA BANCONOTA....

Acquistata a marzo 2012 su eBay da un venditore turco.


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