SCHEDA BANCONOTA
5.000 Lire
7° gruppo, 1ª serie
Quantità stampata: 50.489.000
Data di emissione: 02.11.1981
Data del ritiro: 31.01.1994
Data di fine circolazione: 31.01.2004
Senza valore dal: 01.02.2004
Firme:
Osman ŞIKLAR, Yavuz CANEVİ
Dimensioni: 72x140mm
Fronte: Ritratto di Atatürk
Retro: il poeta Mevlana e il suo mausoleo a Konya
FRONTE
MUSTAFA' KEMAL ATATURK
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RETRO
MEVLANA
Mevlana Jalāl al-Dīn Rūmī (Balkh, 30
settembre 1207 – Konya, 17 dicembre 1273), fu un poeta e mistico persiano.
Fondatore della confraternita sufi dei "dervisci rotanti" (Mevlevi), è
considerato il massimo poeta mistico della letteratura persiana. In seguito alla
sua dipartita i suoi seguaci si organizzarono nell'ordine Mevlevi duranti i
quali riti tentavano di raggiungere stati meditativi per mezzo di danze rituali
(dervisci rotanti).
Iniziò i suoi studi teologici presso la scuola del padre nel 1231, succedendogli
come capo spirituale al momento della sua morte. Due eventi spirituali furono
determinati nella vita di Rūmī. Uno fu l'incontro, nel 1244, con il misterioso
personaggio noto come Shams-i Tabrīz ("il sole di Tabrīz"), suo maestro
spirituale che sembra sia stato uno dei quei tipici dervisci vaganti, simili per
certi versi agli jurodivyj russi, un "pazzo sacro" di indiscutibile fascino. Per
un anno entrambi si dedicarono interamente ad una ricerca spirituale, che destò
un notevole scandalo, che portò alla scomparsa di Shams in misteriose
condizioni. A seguito della morte di Shams, Jalāl al-Dīn ebbe un momento di
particolare capacità creativa che lo portò a comporre una raccolta di poesie
comprendenti ben 30mila versi. Più avanti negli anni compose un'altra raccolta
di componimenti poetici suddivisa in sei libri contenente più di 40mila strofe.
Il secondo evento fu la conoscenza, a Damasco, con Ibn al-'Arabī, grande mistico
islamico, tra i più grandi teorizzatori della waḥdat al-wujūd o "unità
dell'essere". Rūmī riesce a fondere in modo perfetto l'entusiasmo inebriato di
Dio di Shams-i Tabrīz, con le sottili elucubrazioni e le visioni di Ibn
al-'Arabi. La realtà terrena, sostiene esplicitamente Rūmī, non è che un
riflesso della realtà simbolica che è la vera realtà.
Le opere principali di Rūmī sono due, uno è il Dīwān o canzoniere, noto come
Divan-i Shams-i Tabrīz ("Canzoniere di Shams-i Tabrīz"). L'appellativo è anche
esteriormente, ben meritato, trattandosi di una raccolta di odi veramente
immensa. L'altro è un poema lungo a rime baciate, forma che si chiama
comunemente in persiano "Masnavī" e noto appunto come Masnavī-yi Mànavi
("Masnavī Spirituale"). È stato definito un Corano in lingua persiana e consiste
di più di 26.000 versi doppi, in sei volumi o quaderni (in persiano "daftar"),
ciascuno preceduto da una elegante prefazione in prosa in araba. Un altro libro,
dal curioso titolo arabo Fīhi ma fīhi ("C'è quel che c'è") raccoglie
dichiarazioni in prosa del maestro, che coincidono con quanto espresso dalle sue
opere poetiche.
MUSEO DI MEVLANA
Il museo di Mevlana, situata a Konya, in Turchia, è il mausoleo del mistico sufi Mevlana.
Il sultan 'Ala' al-Din Kayqubad, che aveva invitato
Mevlâna a Konya, ha offerto il suo giardino come un luogo adatto per seppellire
Baha 'ud-Din Walad, il padre di Mevlana, quando morì il 12 gennaio 1231. Quando
Mevlâna morì il 17 dicembre 1273, fu sepolto accanto a suo padre.
Il successore di Mevlâna, Hüsamettin Çelebi, decise di costruire un mausoleo
sulla sua tomba del suo predecessore. La costruzione selgiuchide, eseguita
dall'architetto Behrettin Tebrizli, fu terminata nel 1274. Gürcü Hatun, moglie
dell'Emiro Seljuk Suleyman Pervane, e Emir Alameddin Kayser hanno finanziato la
costruzione. La cupola conica è coperta con maioliche color turchese, ed è il
simbolo del monumento.
Tuttavia diverse sezioni sono state aggiunte fino al 1854. Selimoğlu Abdülvahit
ha decorato gli interni ed eseguito le sculture in legno del catafalchi.
Il decreto del 6 Aprile 1926 ha deciso che il mausoleo doveva essere trasformato
in un museo, inaugurato il 2 marzo 1927.
Nel 1954 è stato ribattezzato come "museo di Mevlana".
QUESTA BANCONOTA....
Acquistata a Veronafil di dicembre 2008, dopo una lunga ricerca. E' il meno comune tra i biglietti da 5000 lire.